Il nuovo “Codice appalti”, Dlgs. 18 aprile 2016, n. 50, in vigore dal 19 aprile 2016, prevede l’obbligo per le PA di inserire i criteri ambientali minimi (CAM) emanati dal Ministero dell’Ambiente, relativi alle diverse categorie di prodotti e di servizi, introducendo quindi nel nostro ordinamento l’obbligo di attuare il Green public Procurement (GPP).
Il testo prevede l’aggiudicazione secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sulla base di valutazioni legate al costo del ciclo di vita del prodotto o del servizio, nel quale dovranno quindi essere considerate le diverse fasi di produzione, utilizzo e riciclo dello stesso, garantendo la sostenibilità ambientale ed energetica.
Il nuovo Codice Appalti, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 19 aprile 2016, n. 91 So 10) recepisce le direttive 2015/23/Ue, 2015/24/Ue, 2015/25/Ue e sostituisce il Dlgs. 12 aprile 2006, n. 163.
Inoltre, in coerenza con le norme comunitarie in materia, riconosce un grande valore alle certificazioni ambientali di prodotto.
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