L’etichetta REMADE comunica l’utilizzo di materiale riciclato nei prodotti certificati e gli impatti ambientali evitati.
E’ rilasciata in seguito all’esito positivo del processo di certificazione, su richiesta dell’Azienda certificata, e può essere apposta direttamente sui materiali o prodotti certificati, per una comunicazione diretta e trasparente al mercato.
L’etichetta REMADE evidenzia inoltre gli impatti ambientali derivanti dall’impiego di materiale riciclato (derivante da rifiuti o scarti) al posto di materiale vergine. I valori relativi alla riduzione dei consumi energetici ed alle mancate emissioni di CO2 non sono oggetto di verifica di parte terza, ma sono elaborate direttamente dagli Esperti di REMADE e fanno riferimento solo alle componenti del materiale/prodotto (bene o manufatto) realizzate con materiale riciclato e si riferiscono al solo materiale con esclusione del processo produttivo.
Metodologia e requisiti sono contenuti nel Disciplinare Tecnico Marchi (Allegato 1), approvato da ACCREDIA.
L’aggiornamento continuo della nostra banca dati è curato dal Comitato tecnico scientifico di REMADE, con il supporto di un consulente competente sul tema. L’ultimo aggiornamento si è concluso nel maggio 2021.
L’etichetta viene rilasciata entro 20 giorni dal ricevimento del certificato rilasciato dall’Organismo di certificazione a REMADE e dietro richiesta dell’Azienda che ha ottenuto la certificazione, salvo tempi più lunghi legati a prodotti complessi o materiali insoliti o non censiti nelle banche dati a disposizione. La necessità di tempi più lunghi per il rilascio dell’etichetta sarà comunque in ogni caso comunicata all’Azienda.
L’etichetta riporta
- nome del prodotto
- nome dell’azienda
- logo della Società di certificazione
- logo di ACCREDIA
- logo REMADE®
- codice di certificazione REMADE del materiale/prodotto
- percentuale di materiale riciclato, verificato dall’Organismo di certificazione
- percentuale di materiale riciclato in ciascuna componente (nel caso di prodotti multi-materiale)
- classe di appartenenza (A+, A, B o C in base alla percentuale di materiale riciclato)
- riduzione dei consumi energetici dal riciclo/riuso espressa in kWh/kg
- riduzione delle emissioni climalteranti dal riciclo/riuso espressa in gr CO2 eq/kg
Nel caso di prodotti multi-materiale (ovvero composti da diverse tipologie di materiali, che possono avere contenuti di riciclato differente) viene ora specificato in etichetta il contenuto di riciclato in ciascuna componente, per una comunicazione corretta verso il mercato. Questa informazione di dettaglio è di fondamentale importanza quando le norme prescrivono limiti minimi di contenuto di riciclato riferiti solo ad uno (o a più di uno) tra i componenti del prodotto e non al suo complesso, come ad esempio nel caso degli isolamenti termici, spesso accoppiati con altri materiali.
Esempio: i materiali per l’isolamento termico devono avere i requisiti di contenuto minimo di riciclato contenuti nel CAM Edilizia (Dm. 11 ottobre 2017, punto 2.4.2.9). Tali limiti devono essere riferiti al singolo materiale indicato (es. lana di vetro, polistirene espanso ecc.) e non al prodotto finito che lo contiene, magari in accoppiamento con altri materiali (es. laterizi).
Tale modifica all’etichetta è stata introdotta dalla Revisione 5 alle Norme Tecniche REMADE.