Si è svolto a Roma il Forum PA 2018. Si è discusso di come progredire verso un’economia circolare, che costituisce uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, lanciati dall’ONU nel 2015. Meno consumo e più riciclo è una delle principali sfide del futuro, inclusa nell’obiettivo 12 – Consumo e produzione responsabili. L’economia circolare, promossa dalle Nazioni Unite e dall’Unione europea, segna il passaggio da un modello lineare di produzione a un modello circolare e consiste nell’assunzione di tre semplici assiomi: riciclare (scarti non riutilizzabili), ridurre (sprechi di materie prime) riutilizzare (estendendo il ciclo di vita dei prodotti).
L’impiego degli scarti dei consumi, il riutilizzo delle materie prime, l’allungamento del ciclo di vita dei beni, l’uso efficiente delle risorse energetiche e l’economia della condivisione delle risorse tramite piattaforme web (il cosiddetto fenomeno della sharing economy) favoriscono il disaccoppiamento tra crescita economica, degrado ambientale e progresso tecnologico.
Ampio slancio a questa economia è dato dal ruolo svolto dalla Pubblica Amministrazione nell’adozione di atti autoritativi, nelle attività di programmazione, negli impegni di regolazione del mercato delle imprese (target 12.6), nel creare nuove opportunità e pratiche di condivisione su cui si fonda quello che Jeremy Rifkin definisce i “Commons collaborativi”.
Sta al Governo elaborare il “Piano di Azione Nazionale sull’Economia circolare” indicando gli obiettivi, le misure di policy e gli strumenti da attivare.