GPP e criteri ambientali minimi: come predisporre appalti e contratti

CORSO DI FORMAZIONE GRATUITO  QUANDO: 14 e 21 giugno 2017 ORE: 9.00 - 13.00 DOVE: Mantova Multicentre “Antonino Zaniboni” L.go Pradella 1/B, MN   In vigore dal febbraio 2016, il Collegato ambientale e i decreti attuativi hanno reso obbligatori al 100% gli acquisti verdi della P.A. Gli enti pubblici devono inserire nei bandi di gara e nei contratti le specifiche tecniche e le clausole previste dai Criteri ambientali minimi (CAM). Alle imprese fornitrici di beni e servizi gli appalti verdi offrono, invece, l’opportunità di rafforzare la propria competitività in un mercato sempre più attento all’ambiente. Il corso di due giornate h fornitogli strumenti pratici per la redazione dei capitolati d'appalto con l'inserimento dei CAM.   Iscrizioni  Scarica la brochure  …

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Rivista RIFIUTI – ReMade in Italy, il riciclo, il GPP

Sulla Rivista RIFIUTI - Bollettino di informazione normativa (Direttore Paola Ficco) l'Intervento di Simona Faccioli "Il Gpp e i prodotti riciclati, punto per punto": una panoramica sulle numerosissime previsioni sul contenuto di riciclato previste nei diversi CAM, con analisi di contenuti, ambiti di applicazione e mezzi di prova ammissibili. Quando il GPP (così come imposto dal Codice Appalti e riconfermato dalla sua attualissima riforma), disciplinato, settore per settore, dai CAM emanati dal MinAmbiente, verrà diffusamente attuato dalle Pubbliche amministrazioni si verificherà un ingresso massiccio sul mercato di materiali e prodotti che derivano dal riciclo dei rifiuti, diversi per tipologia, flussi di rifiuti dai quali derivano e applicazioni. Si aprono considerevoli opportunità per i “nuovi” prodotti, ambientalmente sostenibili, “circolari” e tracciabili. Approfondimento ⇒ I nuovi criteri…

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Riforma del Codice Appalti in Gazzetta ufficiale

Con il Dlgs. 13 aprile 2017, n. 56 arrivano le modifiche al Codice dei contratti pubblici (Dlgs. 50/2016, ora così rubricato), che saranno in vigore dal 20 maggio 2017. Rafforzamento per il Green public procurement, ed in particolare per il nuovo articolo 34, che ora prevede: » abbattimento delle percentuali di applicazione dei CAM e applicazione per tutti i settori al 100% dell'importo a base di gara [1]; » è introdotta una precisazione (articolo 34, c. 2): "Nel caso di contratti relativi alle categorie di appalto riferite agli interventi di ristrutturazione, inclusi quelli comportanti demolizioni e ricostruzione, i criteri ambientali minimi di cui al comma 1, sono tenuti in considerazione, per quanto possibile, in funzione della tipologia di intervento e della…

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"GPP: a che punto siamo?"

  "GPP: a che punto siamo?" - 3 aprile 2017. A più di un anno dall'entrata in vigore del Codice appalti, facciamo il punto: quali sono i criteri ambientali emanati, quale il livello di attuazione, quali risultati emersi. Il Convegno ha inaugurato una serie di incontri tematici dedicati ai diversi settori del Green Public Procurement (GPP). L'Italia è il primo Paese in Europa ad aver reso obbligatorio il GPP, ovvero l'inserimento dei criteri ambientali negli appalti pubblici, secondo le specifiche dettate dal Ministero dell'Ambiente. Il GPP rappresenta una leva potenzialmente molto efficace, sia per migliorare la qualità dell'ambiente e della salute dei cittadini sia per promuovere e orientare interi settori verso produzioni ecosostenibili, dando uno slancio alla cd. "Green Economy".…

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Bureau Veritas verso l'accreditamento ReMade in Italy

Nuovo accreditamento per ReMade in Italy. Bureau Veritas, Ente di certificazione internazionale, ha avviato la procedura per l'accreditamento ai fini del rilascio delle certificazioni ReMade in Italy. Si tratta di una delle più importanti aziende leader a livello mondiale nei servizi di controllo, verifica e certificazione per Qualità, Ambiente, Salute, Sicurezza e Responsabilità Sociale (QHSE-SA). Nato nel 1828, il Gruppo opera in 140 paesi con 66.000 dipendenti ed un volume d'affari di oltre 4,6 miliardi di Euro (dati 2015). Bureau Veritas, riconosciuto e accreditato dai più importanti Enti ed Organismi internazionali, supporta i propri clienti nel perseguimento dell’ambizioso obiettivo dello Sviluppo Sostenibile attraverso servizi di formazione, auditing e certificazione. In particolare, nel settore della sostenibilità ambientale e sociale, Bureau Veritas Italia…

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ReMade in Italy, buona pratica GPP in Europa

Nel Report "Attuazione delle politiche ambientali per l'Italia" la Commissione europea rileva ReMade in Italy come esempio concreto di buona pratica nel campo del GPP. Il "regime di certificazione accreditato messo in atto in Italia specificamente finalizzato alla verifica del contenuto riciclato presente in un prodotto", ReMade in Italy, è espressamente indicato come strumento concreto per l'attuazione di una delle più efficaci strategie per la diffusione della sostenibilità ambientale. Nel maggio 2016, la Commissione ha avviato il riesame dell'attuazione delle politiche ambientali nei 28 Stati: ogni Relazione (pubblicata a febbraio 2017) descrive le principali sfide e le opportunità dell'attuazione per ciascuno Stato membro. Per l'Italia, una delle principali sfide principali è la gestione dei rifiuti, che si interseca strategicamente con…

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L'Italia del riciclo, i dati 2016. Focus su Mps

L"'Italia del Riciclo 2016" fotografa un'evoluzione interessante, soprattutto se letta alla luce degli obiettivi posti dal Pacchetto sull'Economia circolare della Commissione europea. L'edizione 2016 del Report ("Italia del Riciclo 2016", Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Fise Unire), analizza la produzione di materie prime seconde (mps) derivanti dalle operazioni di riciclo, divise per filiere e tipologia di materiali. Focus su alcuni interessanti dati di sintesi. Imballaggi: il dato complessivo medio è del 67% di riciclo rispetto al totale dell'immesso al consumo. Il dato, estremamente positivo, è in lieve aumento rispetto all'anno precedente (66%). Distinguendo tra i materiali: acciaio 73,4%, alluminio 70%, carta 80%, legno 61%, plastica 41%, vetro 71%. Materiali: considerando 5 materiali, carta, vetro, plastica, legno e organico (costituiti da imballaggi, rifiuti…

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I criteri ambientali per gli appalti in edilizia, arredo, tessile, calzature e articoli in pelle

La certificazione ReMade in Italy nei CAM L'applicazione dei Criteri ambientali minimi (CAM) è obbligatoria secondo l'articolo 34 del Codice Appalti (Dlgs. 50/2016): le pubbliche amministrazioni devono includere nelle procedure di gara almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali in questi contenute, per l'intero importo posto a base di gara. Si riportano di seguito i recenti CAM emanati con decreto del Ministero Ambiente, che prevedono l'acquisto di prodotti con contenuto di materia da riciclo, indicando le specifiche tecniche richieste e le certificazione ReMade in Italy come mezzo di prova. Per quanta riguarda in particolare il tema delle certificazioni ambientali, il Ministero dell'Ambiente ha recepito nei CAM le prescrizioni del Codice degli Appalti (n particolare quelle degli articoli 69 e 82), per cui…

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Pacchetto economia circolare

La Commissione europea presenta la panoramica delle azioni intraprese ad un anno dal lancio del "Pacchetto economia circolare", che come noto, insieme alle proposte di modifiche di 5 direttive europee (quelle su rifiuti, imballaggi, veicoli fuori uso, rifiuti elettrici ed elettronici, discariche), comprende un Piano di azioni concrete per rendere attuabile la transizione verso un nuovo modello di economia che chiuda il cerchio attraverso azioni a sostegno del riciclo e del riuso. Lo scopo di questo Rapporto ("Report on the implementation of the Circular Economy Action Plan"), del 26 gennaio 2017, è quello di presentare una panoramica completa delle azioni avviate e di quelle in preparazione, in ogni area interessata, per mostrare i modi attraverso i quali i punti chiave dell'economia circolare…

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GPP, l'Italia eccelle

GPP: L'Italia è prima della classe in Europa. Una volta eccelliamo in campo ambientale. L'obbligo di fare "Appalti verdi", esteso così diffusamente in Italia dal Codice Appalti, esiste solo da noi.  Dopo anni di una scarsamente efficace esortazione, il nuovo codice degli appalti, obbliga tutte le pubbliche amministrazioni ad inserire i criteri ambientali nelle procedure di appalto. Quei “criteri ambientali minimi”(Cam) che da diversi anni il ministero dell’Ambiente emana per le varie categorie di prodotti e servizi che acquista la pubblica amministrazione. E le amministrazioni pubbliche italiane – i Comuni, ma non solo – si stanno rendendo conto di questa rivoluzione. I cittadini, ci immaginiamo, sono soddisfatti per l’impiego che viene fatto delle risorse pubbliche e gli impatti positivi per l’ambiente e il decollo della circular economy sono prevedibili. Ma…

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