Il decreto MITE (oggi MASE) 19 ottobre 2022 introduce, nel panorama italiano del Green public procurement, i Criteri ambientali minimi per il servizio di organizzazione e realizzazione di eventi, con vigenza dal 17 dicembre 2022.
Il testo è stato adottato ai sensi dell’articolo 34, Dlgs. 50/2016 (Codice dei contratti pubblici: l’articolo 34 come noto introduce in Italia il GPP obbligatorio) e in ottemperanza a quanto previsto dal PNRR. In particolare era prevista la Riforma 3.1 “Adozione di criteri ambientali minimi per eventi culturali” tra gli interventi/riforme di competenza del Ministero per la transizione ecologica da attuare in tempi rapidi. I criteri ambientali definiti in questo decreto assolvono poi il principio di “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali” (cd. DNSH), introdotto dal Regolamento (UE) 2020/852 sulla “Tassonomia per la finanza sostenibile”. Si veda sul punto https://www.remadeinitaly.it/il-principio-del-dnsh-e-i-materiali-riciclati/.
Dall’analisi delle pressioni ambientali e sociali generate durante il processo di organizzazione e realizzazione di un evento sono stati definiti i requisiti di sostenibilità da applicare a tutte le fasi che interessano le manifestazioni nelle diverse modalità di svolgimento: indoor/outdoor, fisse/itineranti, spot/continuative.
Rientrano nell’ambito di applicazione del Cam tutti i seguenti eventi:
– Eventi culturali
– Manifestazioni artistiche
– Rievocazioni storiche
– Eventi enogastronomici
– Rassegne e festival musicali, teatrali, cinematografici
– Mostre ed esposizioni
– Eventi sportivi
– Convegni, conferenze, seminari
– Fiere
In applicazione dell’articolo 34 “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del Dlgs. 50/2016 i CAM sono obbligatori negli eventi soggetti a procedura di gara pubblica. Tuttavia, le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei CAM sono inserite anche nel caso di affidamenti non rientranti nell’ambito di applicazione Codice appalti, quindi anche gli affidamenti in house, al fine di rispondere ai principi di tutela ambientale ed efficienza energetica.
Altresì, anche nel caso di eventi non soggetti a procedure di gara pubbliche, si raccomandano le stazioni appaltanti di vincolare l’eventuale erogazione di contributi e/o concessioni di patrocini all’applicazione del “Cam eventi”.
I principali obiettivi ambientali perseguiti dai Cam in esame sono:
- ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2 attraverso la promozione dell’impiego di energia proveniente da fonti rinnovabili e di soluzioni green per la climatizzazione, l’illuminazione e la proiezione audiovisiva, nonché incentivare misure di mobilità sostenibile per raggiungere l’evento e nella logistica per la sua organizzazione;
- prevenire la produzione dei rifiuti attraverso l’impiego di beni riutilizzabili (allestimenti, contenitori per la somministrazione di cibo e bevande, ecc.), la riduzione di tutti gli imballaggi, l’applicazione di misure che contrastano lo spreco alimentare, ecc.;
- sostenere modelli di economia circolare nella produzione di beni e nell’erogazione di servizi attraverso l’approvvigionamento di manufatti durevoli, riparabili, riutilizzabili, con contenuto di riciclato e riciclabili.
Il settore degli eventi ha la peculiarità di interessare molteplici aspetti e ambiti.
Pertanto, al fine di favorire le migliori soluzioni e prodotti in termini ambientali e sociali, nel CAM Eventi si è fatto riferimento ai requisiti ambientali già contenuti in altri e già vigenti decreti CAM di specifica pertinenza, di seguito riportati, adattandoli alle specifiche esigenze del settore:
– Cam carta
– Cam arredi per interni
– Cam arredo urbano
– Cam verde pubblico
– Cam veicoli
– Cam edilizia (illuminazione edifici)
– Cam servizio gestione rifiuti
– Cam servizio di ristorazione collettiva e fornitura derrate alimentari
– Cam servizi di ristoro
– Cam tessili
– Cam servizi di pulizie e sanificazione
Per quanto riguarda materiali e beni con contenuto di riciclato, pertanto valgono le prescrizioni contenute nei CAM citati per le diverse categorie. Il contenuto di riciclato è dimostrabile attraverso la certificazione Remade in Italy.
Per la clausola contrattuale (quindi obbligatoria) “Allestimenti e arredi” si rimanda al CAM arredi per interni e arredo urbano, con l’obbligo di seguirne le prescrizioni di legge ivi contenute. E quindi si ricorda che in base al Dm 23 giugno 2022 (Criteri ambientali minimi per la fornitura di nuovi arredi per interni, per l’affidamento del servizio di noleggio di arredi per interni e per l’affidamento del servizio di estensione della vita utile di arredi per interni), Remade in Italy è certificazione per Prodotti legnosi, Materiali plastici, Imballaggi e Rivestimenti riciclati. Si veda sul punto https://www.remadeinitaly.it/cam-per-arredi-interni/
In più, però, nel “Cam Eventi” viene specificato che gli allestimenti e gli arredi realizzati in cartone devono essere riciclati e provenienti da foreste gestite in modo responsabile e anche per questa clausola Remade in Italy è certificazione riconosciuta.
Nella clausola contrattuale “Prevenzione dei rifiuti nei punti di ristoro” è previsto che i pasti siano somministrati in piatti e posate riutilizzabili; laddove ciò non sia possibile, piatti e posate possono essere biodegradabili, compostabili oppure composti di materiale riciclabile composto da almeno il 30% di materiale riciclato.
Tra i criteri premianti si trova “Allestimenti e arredi in plastica” per il quale è previsto che tale criterio è assegnato all’offerente che propone, per tutti gli elementi essenziali, nella composizione dell’allestimento e dell’arredo, una quota di plastica riciclata post-consumo proveniente da raccolta differenziata dei rifiuti urbani di almeno il 30% in peso sul totale della plastica di ciascun elemento.
E anche in questo caso Remade in Italy è certificazione riconosciuta.
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