Il nuovo CAM EDILIZIA e le previsioni sul contenuto di riciclato

Il Dm Mite 23 giugno 2022 (Gu 6 agosto 2022, n. 183) riporta i Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi.

Il previgente Dm 11 ottobre 2017 è quindi abrogato e dal 4 dicembre 2022 entra in vigore la nuova disciplina relativa ai criteri ambientali minimi.

L’edilizia rappresenta uno dei settori a maggior impatto ambientale e, negli appalti pubblici in particolare, l’orientamento verso una transizione ecologica va attentamente considerato per quella tipologia di edifici più “sensibili” ovvero frequentati dalle categorie di utenti più vulnerabili, quali ad esempio, i bambini delle scuole materne-elementari, i degenti negli ospedali o gli anziani in strutture adatte alla loro permanenza e cura.

Il Dm 23 giugno 2022, il nuovo CAM Edilizia, è diviso in tre sezioni:

  • affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi
  • affidamento dei lavori per interventi edilizi
  • affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi.

Per tutti i materiali, prodotti e imballaggi è richiesta una percentuale minima di contenuto di riciclato. Sono ammesse solo certificazioni sotto accreditamento.
La certificazione ReMade in Italy si conferma come mezzo di prova fondamentale, come risulta dalla tabella sottostante.

CAM EDILIZIA, CONTENUTO DI RICICLATO E CERTIFICAZIONE REMADE IN ITALY

Criterio ambientale minimo

Specifica tecnica/Criterio premiante

Mezzo di prova

Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi (obbligatori)

2.2.1 Relazione CAM

L’aggiudicatario elabora una Relazione CAM che riporta, tra i diversi elementi, i requisiti dei materiali e dei prodotti in relazione alla richiesta del contenuto di riciclato (quelli di cui al par. 2.5).

Certificazione ReMade in Italy® con indicazione in etichetta della percentuale di materiale riciclato ovvero di sottoprodotto.

Sul certificato deve essere riportato il numero dello stesso, il valore % richiesto, il nome del prodotto certificato, le date di rilascio e di scadenza.

2.5 Specifiche tecniche per i prodotti da costruzione

Per i seguenti materiali è richiesto un contenuto minimo di materiale riciclato:
· calcestruzzi
– confezionati in cantiere e preconfezionati: 5%
– prefabbricati in calcestruzzo: 5%
– aerato autoclavato e vibrocompresso: 7,5%
· acciaio per usi strutturali:
– da forno elettrico non legato: 75%
– da forno elettrico legato: 60%
– da ciclo integrale: 12%
· acciaio per usi non strutturali:
– da forno elettrico non legato: 65%
– da forno elettrico legato: 60%
– da ciclo integrale: 12%
· laterizi:
– per muratura e solai: 15% se totalmente riciclati, 10%)
– per coperture, pavimenti e muratura faccia vista: 7,5%
· prodotti legnosi: 70%
· isolanti termici e acustici
cellulosa: 80%
lana di vetro: 60%
– lana di roccia: 15%
– vetro cellulare: 60%
– fibre in poliestere: 50%
– polistirene espanso sinterizzato: 15%
– polistirene espanso estruso: 10%
– poliuretano espanso rigido: 2%
– poliuretano espanso flessibile: 20%
– agglomerato di poliuretano: 70%
– agglomerato di gomma: 60%
– fibre tessili: 60%
· tramezzatura, contropareti perimetrali e controsoffitti: 10%
· murature in pietrame e miste: 100%
· pavimenti resilienti
– in plastica: 20%
– in gomma: 10%
· serramenti ed oscuranti in PVC: 20%
· tubazioni in PVC e polipropilene: 20%

Certificazione “ReMade in Italy®” con indicazione in etichetta della percentuale di materiale riciclato ovvero di sottoprodotto.

Criteri ambientali minimi per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi (obbligatori)

3.1.3.3 Grassi ed oli lubrificanti minerali a base rigenerata
I grassi e gli oli lubrificanti rigenerati, che sono costituiti, in quota parte, da oli derivanti da un processo di rigenerazione di oli minerali esausti, devono contenere almeno quote minime di base lubrificante rigenerato:
– oli per motore: 40%
– oli idraulici: 80%
– oli cambio: 30%
– altri: 30%

In corso di esecuzione del contratto, entro 60 giorni dalla data di stipula del contratto, l’appaltatore presenta, al direttore dei lavori, l’elenco di prodotti con certificazione ReMade in Italy® attestante il contenuto di riciclato.

3.1.3.4 Requisiti degli imballaggi in plastica degli oli lubrificanti (biodegradabili o a base rigenerata)
L’imballaggio in plastica primario degli oli lubrificanti è costituito da una percentuale minima di plastica riciclata pari al 25% in peso.

In corso di esecuzione del contratto, entro 60 giorni dalla data di stipula del contratto, l’appaltatore presenta, al direttore dei lavori, l’elenco di prodotti con certificazione ReMade in Italy® attestante il contenuto di riciclato.

3.2.7.2 Grassi ed oli lubrificanti minerali: contenuto di base rigenerata (criterio premiante)
Si assegna un punteggio tecnico all’offerta di lubrificanti a base rigenerata aventi quote maggiori di olio rigenerato rispetto alle soglie minime.

In corso di esecuzione del contratto, entro 60 giorni dalla data di stipula del contratto, l’appaltatore presenta, al direttore dei lavori, l’elenco di prodotti con certificazione ReMade in Italy® attestante il contenuto di riciclato.

3.2.7.3 Requisiti degli imballaggi degli oli lubrificanti
È assegnato un punteggio tecnico premiante all’offerta di lubrificanti i cui imballaggi in plastica sono costituiti da percentuali maggiori di plastica riciclata rispetto alla soglia minima del 25%.

In corso di esecuzione del contratto, entro 60 giorni dalla data di stipula del contratto, l’appaltatore presenta, al direttore dei lavori, l’elenco di prodotti con certificazione ReMade in Italy® attestante il contenuto di riciclato.

Rispetto a quanto descritto in tabella si specifica che l’aggiudicatario elabora una Relazione CAM (par. 2.2.1) in cui, per ogni criterio ambientale minimo:

       descrive le scelte progettuali che garantiscono la conformità al criterio;

       indica gli elaborati progettuali in cui sono rinvenibili i riferimenti ai requisiti relativi al rispetto dei criteri ambientali minimi;

       dettaglia i requisiti dei materiali e dei prodotti da costruzione in conformità ai criteri ambientali minimi

       indica i mezzi di prova che l’esecutore dei lavori dovrà presentare alla direzione lavori.

 

Quando nei singoli criteri si preveda l’uso di materiali provenienti da processi di recupero, riciclo, o costituiti da sottoprodotti, il valore percentuale del contenuto di materia riciclata ovvero recuperata o di sottoprodotto va dimostrato.  Questo può avvenire attraverso la certificazione ReMade in Italy® con indicazione in etichetta della percentuale di materiale riciclato ovvero di sottoprodotto.

Il certificato ReMade in Italy, oltre ad essere in vigore, deve riferirsi allo specifico prodotto/materiale che si offre in sede di gara, deve riportare le date di rilascio e di scadenza, il valore % del contenuto di riciclato e il nome dell’Azienda che lo ha prodotto.

La stazione appaltante prima di pianificare un appalto realizza un’attenta analisi delle proprie esigenze e della eventuale disponibilità di edifici e aree dismesse, al fine di contenere il consumo di suolo e favorirne la permeabilità, contrastare la perdita di habitat, di suoli agricoli produttivi e la distruzione di paesaggio agrario con conseguente riduzione della biodiversità.

Scopri come ottenere la certificazione ReMade in Italy per il tuo prodotto con contenuto di riciclato.