CORSI DI FORMAZIONE PER CONSULENTI

[icon name="calendar" class="" unprefixed_class=""]  ottobre 2017 | Camera di Commercio di Milano Per partecipare al corso è richiesta una comprovata formazione di base sui temi della gestione dei rifiuti e del riciclo o un'esperienza lavorativa di almeno due anni nei medesimi settori o in qualità di consulenti per gli schemi di certificazione FSC (Catena di custodia) o PEFC (Catena dei custodia). Il ruolo dei Consulenti e l'iscrizione all'Albo ☞ Consulta Albo dei Consulenti abilitati Remade in Italy ☞ Consulta I corsi sono gratuiti ma a numero chiuso. Per informazioni info@remadeinitaly.it Salva Salva Salva Salva Salva Salva Salva Salva Salva Salva Salva

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1° programma di formazione per Consulenti ReMade in Italy

Posti esauriti per il 1° programma di formazione per Consulenti ReMade in Italy®. In programma la seconda edizione per settembre 2016. Il Corso ha l'obiettivo di formare i Consulenti sugli aspetti salienti della certificazione ReMade in Italy®, in modo da poter fornire un supporto qualificato alle Aziende interessate alla certificazione. l ruolo del Consulente, previsto solitamente negli schemi di certificazione, è quello di preparare le Aziende per l'iter di certificazione, facendo un check-up iniziale per verificare l'esistenza dei requisiti, informare sulle fasi dell'iter, supportare per la preparazione dei documenti e informare sui vantaggi e sulle modalità di comunicazione, uso del logo ecc. Alle Aziende sarà suggerito di farsi supportare solo ed esclusivamente da Consulenti preparati e riconosciuti, come da Elenco reso pubblico attraverso i…

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Nuovi prodotti certificati ReMade in Italy

Nuovi prodotti certificati ReMade in Italy: l'Azienda Mobilferro produttrice "storica" di mobili per le scuole e la scuola materna, particolarmente attenta ai temi della sostenibilità ambientale e sociale dei mobili realizzati, ha ottenuto il riconoscimento di ReMade in Italy per diversi prodotti del suo catalogo. L'Azienda è già in possesso delle principali certificazioni accreditate per la sostenibilità ambientale (ISO 14001, FSC, ECOLABEL) e sociale (SA 8000). La produzione è totalmente made in Italy. Data la specificità della certificazione ReMade in Italy è stato possibile certificare anche prodotti multimalteriale (come banchi e cattedre) composti da pannellature in legno, parti in plastica e tubolari in acciaio. www.mobilferro.org  

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Responsabilità sociale – Nuova prassi di riferimento UNI

Prassi di riferimento UNI/PdR 18:2016 - Responsabilità sociale delle organizzazioni  La nuova prassi di riferimento UNI/PdR 18:2016 riporta Indirizzi applicativi alla UNI ISO 26000, che, a più di cinque anni dalla sua pubblicazione, è riconosciuta oggi come norma internazionale a cui guardano le realtà impegnate in questa sfida. La prassi di riferimento, frutto di un percorso multistakeholder avviato nel 2013, rende disponibile un set di linee guida e indicazioni metodologiche rivolte alle organizzazioni motivate a implementare la dimensione della sostenibilità in modo strutturato, attraverso un approccio modulare e progressivo. Scarica il documento sul sito dell'UNI

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Aumentano le soglie minime del GPP

Il nuovo decreto emanato dal Minambiente sul GPP, Dm 24 maggio 2016, "Incremento progressivo dell'applicazione dei criteri minimi ambientali negli appalti pubblici per determinate categorie di servizi e forniture") prevede soglie minime progressive della percentuale del valore a base d'asta a cui riferire l'obbligo di applicare le specifiche tecniche e le clausole contrattuali dei criteri ambientali minimi per i seguenti affidamenti: a. servizi di pulizia, anche laddove resi in appalti di global service, e forniture di prodotti per l'igiene, quali detergenti per le pulizie ordinarie, straordinarie; b. servizi di gestione del verde pubblico e forniture di ammendanti, piante ornamentali e impianti di irrigazione; c. servizi di gestione dei rifiuti urbani; d. forniture di articoli di arredo urbano; e. forniture di carta in risme e carta grafica. Per tali affidamenti…

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Convengo GPP | Città metropolitana di Milano | 15 giugno 2016

Si è svolto il 15 giugno 2016 un Convegno sul Gpp, rivolto a Comuni e Associazioni, per illustrare i recenti cambiamenti normativi, legati all'entrata in vigore della legge 221/2015 (Collegato ambientale) e del nuovo "Codice degli Appalti" (Dlgs. 50/2016), che obbliga tutte le Pubbliche Amministrazioni ad introdurre una quota di prodotti e servizi "green" nei propri acquisti. Per ciascuno dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) o set di criteri, vengono definiti obiettivi quantitativi e temporali con riferimento alla loro applicazione nelle pratiche di acquisto da parte delle Stazioni Appaltanti che, con l’entrata in vigore del Collegato ambientale prima, e del nuovo "Codice degli Appalti" dopo, sono divenute obbligatorie con le diverse percentuali di applicazione. Le previsioni inoltre, attribuiscono una funzione importante alle certificazioni ambientali in possesso di elevati…

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Il sistema europeo di verifica delle tecnologie ambientali ETV

Seminario informativo sullo schema ETV (Environmental Technologies Verification), varato dalla Commissione Europea per migliorare la diffusione delle tecnologie ambientali nell’Unione europea e nel mercato globale. Lo schema prevede un sistema di verifica affinché le dichiarazioni di prestazione presentate da sviluppatori e venditori di tecnologie siano complete, attendibili, ragionevoli e basate sui risultati di prove scientifiche. Questi sono i presupposti che l'Unione europea ritiene indispensabili per commercializzare la propria tecnologia e costruire un rapporto di fiducia con i potenziali acquirenti e investitori. L’ETV non è un marchio, e non si basa su un sistema di criteri predefiniti. Aderire al programma ETV è una scelta volontaria che produttori e sviluppatori di tecnologie possono adottare per facilitare il riconoscimento del prodotto da parte dell'acquirente in tutta…

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Nuovo Codice appalti

Il nuovo "Codice appalti", Dlgs. 18 aprile 2016, n. 50, in vigore dal 19 aprile 2016, prevede l'obbligo per le PA di inserire i criteri ambientali minimi (CAM) emanati dal Ministero dell'Ambiente, relativi alle diverse categorie di prodotti e di servizi, introducendo quindi nel nostro ordinamento l'obbligo di attuare il Green public Procurement (GPP). Il testo prevede l'aggiudicazione secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, sulla base di valutazioni legate al costo del ciclo di vita del prodotto o del servizio, nel quale dovranno quindi essere considerate le diverse fasi di produzione, utilizzo e riciclo dello stesso, garantendo la sostenibilità ambientale ed energetica. Il nuovo Codice Appalti, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 19 aprile 2016, n. 91 So 10) recepisce le direttive 2015/23/Ue, 2015/24/Ue,…

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